Esempi positivi di recupero di edifici



Una storia di amore per le proprie radici.

Qui c'è solo il testo, le immagini spero di aggiungerle appena passerò di nuovo da quelle parti.
Fino a circa 15 anni fa ho abitato a Cento di FE, e in uno dei miei soliti vagabondaggi nei dintorni mi fermai a guardare dei granai che là sono particolari: su un prisma a 8 facce c'è un tetto piramidale pure a 8 faccie.
Lì c'era il proprietario e così  gli chiesi alcune informazioni, poi, una parola tira l'altra,  ci mettemmo a chiaccherare. Così mi raccontò la storia recente della sua casa.
Lui era stato un po' il tuttofare per una anziana signora che era stata la precedente proprietaria fino a quando era morta. Nel testamento aveva lasciato a lui in eredità la casa conoscendo il suo amore per essa.
Lui quindi aveva iniziato e portato avanti tutte le opere di restauro  necessarie, un po' alla volta senza l'aiuto di nessuno.
Mi disse 'Sa come è duro portare 2700 coppi e cembrici con la carriola fin sul tetto?', gli risposi 'posso solo tentare di immaginarlo',.
Oltre il tetto praticamente rifatto completamente, aveva restaurato i camini con un sistema con un disco che evitava  il rientro del vento, aveva rimesso in stabilità le stanze interne e rifatto una parte del pozzo in muratura.

Dopo questo restauro, i parenti, eredi  per altre cose della signora, resisi conto del valore della costruzione, avevano tentato in tutti i modi di riuscire a prendere possesso anche di questa che era una villa padronale di un podere, come ce ne sono tante altre nelle nostre campagne. Prima avevano tentato di impugnare il testamento, ma era risultato perfettamente legittimo, poi erano arrivati ad offrire fino ad 1 miliardo di lire puchè questa persona lasciasse loro l'immobile.
Lui aveva rifiutato. Un miliardo allora (siamo verso il 1990) era una cifra veramente alta. D'altra parte con le opere fatte con tutte le cure possibili era ritornata in piena agibilità e veramentte splendida.  e sicuramente valeva oltre quella cifra. Io gli feci le mie congratulazioni per il suo lavoro e l'amor che ci aveva messo nel farlo.
Non so se quella persona sia ancora viva, era un po' anziano ma non tanto, mi auguro di sì e non so se poi abbia ceduto o meno alle offerte degli altri eredi, ma di questo spero di no. Certamente è stato un esempio incredibile di cosa possa fare una persona veramente innamorata di una cosa o di una idea.



Villa Bianconi Calcara di Crespellano BO

Anche questo è un esempio di un buon recupero di un palazzo, o meglio una villa, che era in disfacimento in  questa immagine (riportata anche in una altra pagina di questo sito dove potete vederla ingrandita)

Villa Bianconi a Calcara in disfacimento

Nel 2004 è stata restaurata dallo studio Rebuffi di Ravenna per la Palladio srl.
Oggi è sede della comunità terapeutica RTP Villa Bianconi della  Cooperativa sociale Ambra.

Villa Bianconi a Calcara restaurata

I lavori hanno richiesto il rifacimento completo del tetto, l'aggiunta dei nuovi servizi sanitari, la pulizia e il restauro della facciata e la ricostruzione di parte della scala.
Mi sembra ne sia valsa la pena.




La casa grande dell'ebreo
   Oliveto . Monteveglio BO


A Oliveto, frazione di Monteveglio il "Monumento più significativo del borgo è la Casa Grande dell'Ebreo (XV secolo), eretta dall'ebreo Solomon, che fu la prima banca della valle del Samoggia." (da Wikipedia).
Le immagini si riferiscono  allo stato odierno, dopo il restauro un po' di anni fa di questo edificio (privato), semplice ma anche molto particolare, in un punto panoramico dall'altra parte  rispetto il paese alla famosa Abbazia che anticamente fu la sede di un monastero ma anche rifugio attrezzato per la difesa della popolazione durante le 'corse' di vari invasori nel periodo mediovale, in queste valli che erano uno dei percorsi preferenziali per giungere dal nord fino a Roma.

Casa grande dell'ebreo 1

Fronte


Casa grande dell'ebreo retro

Retro

Per fattura e posizione la trovo semplicemente straordinaria.